04-12-2015 - Salve a tutti, velocissimo aggiornamento notturno riguardante la stratosfera, anche alla luce della nutrita schiera di articoli riguardanti il previsto (forse prematuramente) arrivo di uno stratwarming nel periodo natalizio, ovvero di un riscaldamento stratosferico che, secondo alcune voci, dovrebbe essere di dimensioni tali da sovvertire l’attuale assetto del Vortice Polare a tutte le le quote.
Approfondiremo le tematiche riguardanti la didattica dell’innesco dei warming stratosferici e del loro significato in altre occasioni, per adesso è sufficiente dire che, tramite la genesi di un riscaldamento dell’atmosfera a quote comprese tra i 12 e i 50 km (limiti della stratosfera) è possibile condizionare il tempo a scala emisferica alle quote inferiori, con genesi di stravolgimenti barici che possono condurre a irruzioni fredde di grande portata alle medie latitudini.
Andiamo quindi a vedere cosa è previsto accadere in stratosfera nel prossimo periodo, in particolare nella media stratosfera, alla quota geopotenziale di 30 km circa, laddove, generalmente si colloca in piano isobarico corrispondente a una pressione atmosferica di 10 hPa . Tale quota è particolarmente significativa per le sorti di tutta la stratosfera perchè baricentrica rispetto a tutti i piani stratosferici e, quindi, generalmente rappresentativa della evoluzione della stratosfera stessa.
Attualmente, com’è noto, è in atto un potente cooling (raffreddamento) in stratosfera, con temperature sulla verticale del polo nord a 30 km di altezza di circa -80° C; in tl senso, a fine emissione dell’ultimo run del modello americano, è prevista la genesi di un riscaldamento, in partenza al confine del VPS nel settore siberiano (fig.1).
fig.1
La cosa importante del warming descritto, è che presenta una debole tendenza a convergere verso il polo, come indicato dalle frecce gialle. Tale dinamica è assolutamente necessaria per poter condurre un attacco al VPS, differentemente qualsiasi altra azione potrebbe rafforzarlo.
La stessa carta, ma riguardante la distribuzione dei geopotenziali previsti alla quota isobarica di 10 hPa, evidenzia un’azione abbastanza incisiva dell”anticiclone aleutinico, ma è difficile capire, da tale figura, se l’azione in esame possa puntare verso il polo (fig.2).
fig.2
Che influenza possono avere le dinamiche descritte per le sorti del tempo alle nostre latitudini??
Quali sarebbero i tempi della loro realizzazione??
Ancora poca (influenza) in realtà, ma soprattutto i tempi sarebbero abbastanza lunghi. In effetti, consideriamo che la carta mostrata è quella per il 20 Dicembre e che il warming non ha ancora sortito alcun effetto. Calcolando quindi almeno una settimana per l’eventuale azione di smembramento del VPS, se mai dovesse avvenire, e almeno 7-10 giorni per trasmettersi in troposfera (in caso di MMW, Major Midwinter Warming), qualsiasi evento freddo nelle nostre regioni, correlabile alla genesi di uno stratwarming (SW), non potrebbe avvenire prima della seconda decade di Gennaio. Correlare l’avvento di gelo e neve per Natale a uno SW è quindi al momento completamente errato.
Si tratta di una dinamica comunque possibile nella stagione in corso??
Assolutamente si, ma non vi è alcuna certezza di un suo accadimento; come riferito nell’editoriale precedente, il VP è al momento molto approfondito, freddo e compatto, la presenza di un NINO strong in grado di fornire un iniezione di calore dai piani troposferici a quelli stratosferici tramite la spinta dell’onda aleutinica (wave 1) nel comparto Pacifico (classica genesi di stratwarming), potrebbe agevolare tale processo nel mese di Gennaio. Aspetteremo con ansia il suo accadimento.
Ci potranno essere ugualmente ondate di gelo e neve nelle nostre regioni??
Assolumente si, lo SW può agevolarle, ma possono benissimo accadere ugualmente con la stessa intensità.
Ciao ciao