12-11-2018 - Salve a tutti, editoriale tardivo a causa di problemi di accesso al sito, ma i contenuti ci sono tutti.
Finale di Novembre che promette sorprese anche bianche per alcune regioni italiane.
Attualmente, l’evoluzione vede però un ulteriore aumento delle temperature, grazie a una risalita altopressoria prettamente africana (fig.1).
fig.1
Ma proprio la spinta altopressoria in esame sarà la causa scatenante della discesa fredda di matrice artico continentale che potrebbe interessare molte regioni italiane a partire dalla fine della seconda decade,
fig.2
Il modello europeo ipotizza che tale afflusso freddo possa gradualmente isolare un nucleo gelido (in quota) in moto retrogrado verso ovest, lungo il lato meridionale di un possente anticiclone di blocco.
Tale cellula andrebbe a interagire con aria più calda in risalita dal nord Africa e creare le premesse per un intenso peggioramemto a carattere freddo al centronord.
In particolare, le regioni del nord potrebbero essere quelle dove il contrasto tra le due masse d’aria a differente tipologia potrà generare fenomeni più continui che, a causa delle basse temperature, sarebbero nevosi a quote collinari (400-500 m); chissà che in tale contesto in qualche area pianeggiante del nord ovest non giunga qualche sorpresa di rilievo.
fig.3
La tendenza descritta, in caso di ulteriore rafforzamento del blocco altopressorio, potrebbe proseguire nella terza decade di Novemnbre, con afflussi artico continentali nel Mediterraneo sempre più cospicui, come mostrato dal modello americano, che vede una colata gelida prendere le mosse dal bassopiano russo.
fig.4
La potenza del blocco anticiclonico appare evidente nella carta emisferica, dove l’afflusso freddo si spinge fino alla penisola iberica.
fig.5
Insomma, l’autunno potrebbe chiudersi in maniera molto diversa da come si è visto finora, con neve anche a quote basse a nord.
fig.6
Ciao ciao