28-07-2018 - Salve a tutti, nuovo editoriale dopo una lunga assenza, dettata da impegni professionali principalmente, ma con i continui aggiornamenti della pagina facebook.
Estate che prosegue nei binari della normalità, nel senso che fa caldo, qualcuno dice troppo caldo, ma l’estate in corso non ha nulla a che vedere con quella dello scorso anno, le configurazioni e le isoterme alle varie quote sono ben diverse.
Al momento, l’anticiclone africano non riesce ad avere una affermazione completa nel mediterraneo, disturbato da impulsi atlantici intermittenti che raggiungono principalmente il nord, come nella giornata odierna.
fig.1
La ragione di una tale evoluzione meteorologica, con il jet stream atlantico che riesce occasionalmente a entrare nel Mediterraneo, risiede nella presenza, da settimane, di un robusto anticiclone scandinavo di blocco, che svolge la duplice funzione di far lievitare le temperature nel nord Europa, oltre i 30° C fino al circolo polare artico in alcuni casi, e di deviare, appunto, le perturbazioni atlantiche più a sud in Europa.
fig.2
In fig.2 viene evidenziata la situazione alle 72 h secondo il modello europeo, ovvero lunedì notte, quando con un meccanismo a elastico, la porta atlantica si richiude e un nuovo promontorio a contributo africano si affaccia verso le regioni più occidentali italiane.
In buona sostanza, le caratteristiche delle estati italiane dell’ultimo ventennio (non tutte), possono essere riassunte, a giudizio dello scrivente, in alcuni dettagli della fig.2, ovvero:
1) Frequente assenza della spinta azzorriana verso il Mediterraneo
2) occasionale presenza di una falla barica e ovest della penisola iberica, causa di rimonte calde nell’Europa occidentale, con con valori inusuali tra Francia paesi bassi e bassopiano germanico e con ondate di calore e siccità Spagna e Portogallo.
3) A seconda dell’intensità e della collocazione del gap barico azzorriano, dell’ITCZ (vedi anno scorso) e delle SSTA a scala globale (NINO-NINA), questo schema di massima subisce delle modifiche.
Ad esempio, finora la stagione estiva nell’area iberica non è stata particolarmente calda, mentre lo è stata in scandinavia come accennato.
Le cose stanno però per cambiare; proprio nel periodo più caldo dell’estate un’intensa pulsazione africana, con affermazione di una potente figura altopressoria nel’Europa sudoccidentale, potrebbe portare temperature molto elevate tra penisola iberica e Francia durante i primi giorni di Agosto, con ripercussioni anche in alcune regioni italiane, che però non costituirebbero l’obiettivo principale dell’onda calda, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno.
fig.3
Farà comunque caldo durante la prima settimana di Agosto, come da tradizione, di più al nord e parte del Tirreno, meno in Adriatico e al sud, secondo un trend ben definito per l’estate in corso.
A seguire però l’anticiclone, nella sua parte mediterranea, dovrebbe perdere gradualmente potenza verso la fine della prima decade, introducendo a un periodo pù fresco, di cui parleremo successivamente.
fig.4
Ciao ciao