10-05-2015 – Salve a tutti, bella giornata su quasi tutta Italia, con caldo in aumento al centronord, mentre al sud, specialmente su Calabria e Sicilia orientale, nel pomeriggio si sono verificati rovesci e temporali legati a instabilità generata dal correnti settentrionali più fresche a tutte le quote (fig.1).
fig.1
Le temperature sono già salite molto nella penisola iberica, con valori di 35-36° C in Andalusia (fig.2).
fig.2
Più moderato il caldo in Italia, ancora sotto i 30° C, ma le cose cambieranno nei prossimi giorni (fig.3).
fig.3
Nei prossimi giorni infatti, l’acme del caldo colpirà anche l’Italia, soprattutto il centronord, con temperature intorno 30-32° C in pianura Padana e nelle pianure interne del centro, sebbene, nella fase finale, anche il sud potrà sperimentare temperature molto elevate tra giovedì e venerdì (fig.4).
fig.4
Nella fig.4 è però già evidente, comunque, l’arrivo del nuovo peggioramento dall’Atlantico, con un impulso perturbato che, grazie anche all’isolamento di una cellula altopressoria in Atlantico, verrà guidato verso il Mediterraneo. Ecco la visione del modello europeo del mattino, forte peggioramento generato dal distacco di una goccia fredda dalla saccatura proveniente dal nord Europa (fig.5)
fig.5
Davvero traumatico e repentino il passaggio tra la fase calda africana e l’irruzione dell’impulso Atlantico nella giornata di venerdì, con contributi provenienti direttamente dall’Artico. Ecco le temperature a 850 hPa (1500 m) previste in Italia per giovedì sera (fig.6)
fig.6
Ed ecco quelle previste solo 36 h dopo, sabato mattina (fig.7).
fig.7
Alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400-1500 m a seconda dei valori di pressione) lo scarto termico potrebbe risultare >15° C, considerando che nelle regioni centrali dalla isoterma di +20° C si passerebbe addirittura alla +4° C, ben 16° C di differenza. Le conseguenze di una tale evoluzione potrebbero essere esplosive in termini di violenza delle fenomenologie associate, tra venerdì e sabato, al centronord, in trasferimento poi al sud.
A tale scarto termico si assocerebbe al formazione di un profondo vortice al suolo tra Liguria e Toscana, foriero di intenso maltempo in molte regioni (fig.8).
fig.8
Interessante poi la successiva evoluzione, correnti fresche ancora sull’Italia, con il Vortice Polare che inizia a cedere al cambio stagionale (fig.9)
fig.9
Verso la fine dell’emissione, nella terza decade, ecco quindi apparire un vero anticiclone polare, ben strutturato e i diversi lobi del VPT che si separano interessando ni maniera diretta anche le masse continentali, a sud dell’Artico (fig.10).
fig.10
Insomma, nonostante le ripetute ondate di caldo precoci non sembra, si ribadisce ancora in questa sede, che la primavera debba essere caratterizzata, nelle nostre regioni, da continui sopramedia termici, quanto piuttosto da alternanze di fasi instabili e fresche con altri periodi più soleggiati, in media o leggermente sopramedia dal punto di vista termico.
Ciao ciao