03-03-2015 - Salve a tutti, bella giornata interlocutoria nelle regioni italiane, soleggiata e calda. Per la maggior parte della penisola si tratterà però di una breve pausa, in quanto già domani pomeriggio un intenso peggioramento di stampo atlantico, giungerà nell’alto Tirreno, con la formazione di un profondo vortice depressionario, in ulteriore intensificazione e traslazione verso le regioni centrali appenniniche e al sud nella giornata di giovedì. In fig.1 è già visibile il sistema frontale responsabile del peggioramento, con l’aria fredda polare marittima al seguito.
fig.1
Il peggioramento, così come inquadrato dai modelli, può essere diviso in due fasi; la prima vede la formazione del vortice in distacco dalla saccatura Atlantica, nel pomeriggio di mercoledì, con presenza di un minimo a “occhiale” nell’Appennino settentrionale (fig.2).
fig.2
In tale fase, rovesci diffusi potranno interessare i settori tirrenici , con quota neve piuttosto elevata però, mentre nei settori orientali dell’Emilia, Romagna e alte Marche le temperature scenderanno rapidamente, con innesco di correnti di Bora in alto Adriatico e abbassamento quota neve in tali regioni fino a 300 m, localmente più in basso in corrispondenza dei rilievi appenninici ben esposti della Pianura Padana romagnola (fig.3).
fig.3
Successivamente, a partire dalle prime ore di giovedì, si entrerà nella seconda fase del maltempo, con approfondimento di un intenso vortice depressionario nelle regioni centrali e acme del maltempo nel primo pomeriggio di giovedì (fig.4).
fig.4
In tale frangente, particolarmente penalizzati appaiono i settori del medio Adriatico comprendenti le Marche a sud di Ancona e buona parte dell’Abruzzo e del Molise (fig.5).
fig.5
Come si vede dalle fig. 4 e 5, termiche di tutto rispetto nelle regioni menzionate, con quota neve in rapido abbassamento dalla mattinata fino a 200-300 m nei settori marchigiani, 400 m in quelli abruzzesi, sferzati da intense correnti nordorientali al suolo. Accumuli notevoli nei versanti orientali de rilievi appenninici (fig.6).
fig.6
Altri rovesci e temporali interesseranno i settori interni di Lazio e Toscana e, con il passare delle ore, il maltempo di trasferirà nell’Appennino meridionale, con quota neve in abbassamento fino alla collina (500-600), tra Campania, Basilicata e Puglia. Leggermente più elevata la quota neve tra Calabria e Sicilia (700-800 m).
Passata la burrasca Atlantica (con evidenti contributi artici continentalizzati prima del distacco della saccatura), il tempo non si ristabilirà al sud e nel medio Adriatico. Altri impulsi instabili ruoteranno infatti attorno alla goccia fredda in stazionamento con minimo centrato nello Ionio. Addirittura, nella giornata di domenica potrebbe esserci una recrudescenza dei fenomeni, con nuove nevicate a bassa quota in Adriatico e a quote collinari al sud, grazie all’isolamento della goccia fredda dal flusso Atlantico più mite (fig.7).
fig.7
Termiche di tutto rispetto anche in questo caso e neve che, sebbene con distribuzione sparsa, potrebbe comparire a quote davvero basse a più riprese in Adriatico (fig.8).
fig.8
Insomma, confermato l’arrivo di un periodo freddo e instabile al centrosud. Nord riparato dalla barriera alpina in tale contesto e, successivamente, interessato dal “ponte” azzorriano di separazione dal flusso Atlantico. Nelle altre regioni, fino in alto Adriatico, le occasioni per nevicate a quote basse e/o collina non mancheranno per tutta la prima decade di Marzo.
Ciao ciao