10-10-2017 - Salve a tutti; nuovo aggiornamento serale, in un periodo dominato sempre più dalla stabilità atmosferica autunnale, con la classica ottobrata (termine tipicamente romano ma valido per tutta la penisola) che si prepara a interessare tutte le regioni italiane.
Stagione quindi che si avvia a ricalcare quelle precedenti??
Niente affatto e, soprattutto, è impossibile dirlo ora.
Vediamo però quali sono gli assetti barici attuali e perchè potrebbero cambiare in futuro.
Nel breve termine, nei prossimi 3-4 giorni, una imponente figura altopressoria andrà a impadronirsi di buona parte dell’Europa centrale e occidentale, tra cui il Mediterraneo (fig.1).
fig.1
La fig.1 è estremamente indicativa per capire cosa stia succedendo al nostro settore di emisfero e perchè frequentemente le nostre stagioni fredde, ma non solo, siano dominate da persistenti figure di alta pressione.
Dal lato canadese infatti, è costantemente presente un intenso lobo depressionario, allungato dall’artico canadese, appunto, fino alla Groenlandia. Lungo il bordo meridionale di tale struttura scorrono veloci le perturbazioni delle medie latitudini, che vanno costantemente ad affondare verso il medio Atlantico, a sud della Groenlandia, generando un cavo d’onda semi permanente.
Più a est, come risposta alla ondulazione descritta, un ampio promontorio altopressorio viene spinto verso le nostre regioni e buona parte dell’Europa, generando un’ondata di caldo fuori stagione, con tempo stabile e soleggiato er molti giorni (quasi tutta la seconda decade).
La dinamica descritta, come discusso in altri interventi, è riassumibile con un indice (a questo servono) definito con la sigla EA (east atlantic) che, se positivo evidenzia la presenza d basse pressioni in Atlantico e alte pressioni in Europa (fig.2).
fig.2
Come si vede in fig.2, negli ultimi anni tale valore è restato costantemente positivo e con magnitudo anche piuttosto elevata
Sara così anche quest’anno??
Non è affatto detto; già nelle carte per il lungo termine del modello americano, viene evidenziato un aumento dei geopotenziali proprio nell’area tra Labrador e Groenlandia, con i centri di bassa pressione correlati al VP che si spostano verso est, verso le nostre regioni.
fig.3
Il Vortice Polare, in tale contesto, appare alquanto disturbato e a seguire, nella terza decade, l’assetto descritto nella prima parte sembra mutare radicalmente, con una saccatura che si allunga proprio verso le nostre regioni e un promontorio di alta pressione che spinge verso la Groenlandia, esattamente l’opposto di quanto visto in fig.1.
fig.4
La previsione, per quanto collocata nel long range, è significativa perchè individua alcune tendenze a carattere generale ben definite, che potrebbero far deviare di rotta alle perturbazioni atlantiche, portandole finalmente verso il Mediterraneo, come già visto nel mese di Settmebre (fig.5).
fig.5
Non diamo per scontata la stagione fredda quindi, tutte le tendenze, per quanto reiterate, hanno un termine, vedremo quale sarà quello attuale.
Ciao ciao