15-10-2014 – Salve a tutti, dopo il maltempo, purtroppo luttuoso, che ha colpito molte regioni del centronord, giunge opportuno verificare la tendenza evidenziata dai modelli di previsione nel lungo termine.
In particolare, a titolo di esempio viene riportato il run mattutino del modello americano, che appare utile, in questa sede, a chiarire quali potrebbero essere le tendenze a grande scala per la fine del mese di Ottobre.
Dall’analisi delle carte emisferiche appare evidente, nel breve termine, come la continua tendenza delle saccature Atlantiche ad affondare in pieno oceano, riproporrà, a oltranza, la possibilità di un’intensa rimonta calda nella nostra penisola, generata dall’ennesima puntata dell’anticiclone africano nel Mediterraneo centrale.
Nell’immediato, per i prossimi 4.5 giorni, ci attende quindi ancora caldo fuori stagione, con temperature facilmente >25° C in quasi tutte le città d’Italia per il week-end.
Questa volta il caldo dovrebbe essere accompagnato anche da stabilità atmosferica, con assenza di fenomeni nelle nostre regioni, anche se abbiamo visto come, a inizio autunno, siano sufficienti lievi infiltrazioni di aria più fresca per generare disastri.
Successivamente, il quadro termobarico a scala emisferica dovrebbe gradualmente mutare, il VPT (Vortice Polare Tropoferico) evidenzia la genesi di continui “attacchi” da parte dei grandi anticicloni delle medie latitudini (waves planetarie), al VPT stesso, con tentativi di “intrusione” di figure anticicloniche nell’Artico.
Il run del mattino del modello americano, in particolare, è interessante perchè evidenzia, nell’arco dei prossimi 15 giorni, almeno tre attacchi, in sequenza, da parte, rispettivamente, dell’anticiclone aleutinico (wave1), di quello siberiano (wave 3) e, infine, di quello azzorriano (wave 2). Tradotto nella pratica, significa che il serbatoio freddo nelle regioni polari viene deformato a più riprese, con possibilità frequente di genesi di colate fredde a latitudini inferiori.
Ecco i tre attacchi riportati nelle emisferiche meteocièl (cliccare sopra per far partire gli slide)
Per le nostre vicende interessa molto l’ultimo quadro, datato 31 Ottobre, che vede l’anticiclone delle Azzorre elevarsi in direzione della scandinavia e, come logica conseguenza, una saccatura a carattere freddo giungere nel Mediterraneo, con una bassa pressione centrata nelle regioni centrali.
Da un rapido sguardo alle temperature a 850 hPa (1500 m) previste per quella data, si evince come al nord Italia, con la configurazione riportata, ci sarebbe la possibilità di veder nevicare al di sotto dei 1000 m nei rilievi alpini, con qualche spolverata anche nelle cime appenniniche……….
Si tratta ovviamente di una tendenza remota, frutto dell’analisi di una sola emissione, ma può servire d’esempio per chiarire il fatto che l’attuale periodo caldo potrebbe subire un brusco arresto alla fine del mese, alla luce di quanto evidenziato in numerose emissioni negli ultimi giorni nel modello in esame.
A conforto di tale tendenza, il valore dell’indice O.P.I., discusso nel precedente editoriale di lungo termine, è ancora ampiamente negativo, sintomo di un VPT che nel trimestre invernale potrebbe essere molto disturbato.
Ciao ciao